Durante la giornata di orientamento del 23 settembre, i partecipanti hanno sollevato una serie di domande che ci è sembrato interessante, funzionale e doveroso condividere con tutte le persone che non hanno potuto partecipare all’incontro, ma che vorranno prendere parte al corso. Grazie per l’attenzione!
Sezione “CHI SIAMO/COSA FACCIAMO”
Chi è l’associazione “Ci metto il naso!”?
Nasce nel 2015 da 7 clown dottori provenienti dall’associazione “La Carovana dei Sorrisi”.
I soci fondatori sono nel settore da diversi anni e hanno aperto l’associazione con l’ideale di difendere e diffondere l’arte del clown e del clown dottore in più contesti possibili, non solo in ospedale. Operiamo nel reparto di OncoEmatologia Pediatrica del Bambino Gesù al Gianicolo, in due Case di Cura con gli anziani, in eventi per attività di fundrising e con i minori presso la casa di accoglienza Scalabrini.
E’ possibile collaborare all’interno dell’associazione anche senza andare in reparto?
Si, ma le uniche attività a cui si può accedere senza la preparazione data dal corso di formazione sono i banchetti per raccolta fondi e la realizzazione delle bomboniere solidali. Nel resto delle attività è prevista la presenza del clown o clown dottore e di conseguenza il corso è propedeutico. Al termine di esso è possibile partecipare a tutti i contesti in cui l’associazione opera anche se non si è idonei per l’ospedale.
Nel vostro percorso ci sono stati dei momenti in cui avreste voluto mollare? Come li avete gestiti/affrontati?
Il clown nasce dal proprio essere umano, quindi evolve di continuo ed ha le proprie crisi anche dopo anni di esperienza. Il primo step è il confronto con i propri compagni clown che possono essere le nostre sentinelle su alcuni comportamenti insoliti che magari non vediamo o non vogliamo vedere. Poi c’è il riconoscimento delle cause che hanno generato la crisi ed è necessario comunicare il disagio al gruppo per capire se interrompere l’attività in ospedale per un periodo o se mettere a fuoco delle dinamiche di lavoro che riguardano il reparto. Cerchiamo di confrontarci a fine turno con il compagno clown o con il compagno che ciconosce meglio per non rischiare di forzare alcuni atteggiamenti che potrebbero essere nocivi per la persona e per l’attività in ospedale.
Fate supervisione psicologica?
Il clown dottore ha l’obbligo morale e professionale di fare la supervisione psicologica di gruppo organizzata dall’associazione con un professionista del settore. Siamo a contatto con la morte e rilasciamo energia positiva con il nostro lavoro e ne assorbiamo altrettanta, ma in negativo. E’ necessario acquisire degli strumenti per poterla incanalare e condividere.
Quali sono le caratteristiche che un clown NON deve avere?
Arroganza, giudizio personale, ego, propensione ad offendersi.
Qual’è l’attitudine del clown dottore?
Si parte da un Saper Essere e poi si aggiunge la tecnica, ma ci saranno le giuste condizioni di crescita e di lavoro se la persona dimostrerà di possedere le seguenti qualità: umiltà, capacità di ascolto, capacità di relazionarsi, di osservazione e reazione e di saper accogliere ciò che è diverso da sé.
La coppia clown segue sempre la stessa situazione in reparto o c’è una rotazione?
Le coppie non sono fisse, ma ruotano sia i reparti che il partner. Non seguiamo dei bambini pre assegnati, ma condividiamo le informazioni che raccogliamo in reparto affinché ogni operatore abbia un quadro generale e sempre aggiornato.
Quanto dura un turno in ospedale?
Non ha una durata standard, può variare da un’ora ad un massimo di 4 ore. I fattori che determinano la permanenza in reparto della coppia clown sono: il numero di bambini che hanno voglia di interagire, le energie dei pazienti e del reparto, la tipologia di bambini presenti o eventi interni al reparto.
Sezione “INFO CORSO DI FORMAZIONE”
Per fare il corso per clown dottori è necessaria una preparazione medica?
Il termine “dottore” dopo la parola “clown” sta ad indicare il contesto socio sanitario in cui è inserita la figura del clown. Quest’ultimo crea una parodia sugli strumenti usati dai dottori per costruire delle gag e per fare la visita medica in chiave comica. Il percorso prevede una panoramica delle patologie che incontriamo in reparto, non per intervenire a livello medico, ma per sapere quali sono i limiti dei piccoli pazienti che incontriamo e per avere le dovute accortezze durante l’interazione.
Al termine del corso posso utilizzare il mio clown in altri contesti non dell’associazione?
Il proprio clown, una volta trovato, può essere usato ovunque anche nella vita personale, perché vi appartiene. Nel caso in cui facciate un’attività con il vostro clown a nome dell’associazione, è necessario comunicarlo al Presidente, visto che si sta usando l’identità di Ci metto il naso! Se c’è l’intesse a creare un evento in cui l’associazione possa essere presente tramite un corsista, la nostra realtà sarà ben lieta di valutare la partecipazione.
E’ possibile saltare delle lezioni durante il corso? Si possono recuperare?
E’ possibile essere assenti per due giornate e non nello stesso weekend. E’ preferibile che la presenza sia costante e cercare di non mancare nelle giornate in cui si svolgono le lezioni sul clown. Non è possibile recuperare le materie saltate.
Le materie sono suddivise nelle seguenti date e con i seguenti docenti:
- – 20/21 ottobre: Emanuele Avallone – Le basi del clown
- – 27/28 ottobre: Francesco Stella – Improvvisazione Teatrale
- – 10/11 novembre: Silvia Desideri – Il Clown e il Clown Dottore
- – 17/18 novembre: Sabato Glauco Siviero – Slapsticks/Sbattute e cadute clown – Domenica Alberto Dionigi – Psicologia Ospedaliera
- – 12/13 gennaio: Simona Bisconti – L’arte del burattino in ospedale
- – 19/20 gennaio: Sabato Danilo Sossi – Sculture con i palloncini e Micromagia – Domenica mattina Silvia Desideri e Romina Ferri – Il codice etico e deontologico del clown dottore – Pomeriggio Emanuele Avallone – Costruzione e svolgimento di una gag clown in coppia.
Che tipo di riconoscimento viene rilasciato alla fine del corso?
Nella Regione Lazio la figura del clown dottore non è stata ancora riconosciuta come qualifica professionale, quindi le associazioni, al momento, possono rilasciare solo un attestato di frequenza e di partecipazione.
E’ possibile riconoscere come assenza l’attività di volontariato come giustificativo a lavoro? Come ore di tirocinio per l’Università?
Se il contratto di lavoro lo prevede, possiamo firmare un documento che attesti la vostra presenza al corso o al tirocinio. Se il vostro Ateneo riconosce la clownterapia come attività extra per le ore di tirocinio, è possibile attivare la convenzione o firmare il relativo modulo. In entrambi i casi, sarà il corista interessato a raccogliere le informazioni e la modulistica da inviare al Presidente dell’associazione.
Quali sono gli orari delle lezioni?
Le lezioni si svolgono presso Casa Scalabrini in Via Casilina 634, ingresso Via Giannino Ancillotto, 8. Gli orari sono dalle 10 alle 18 sia il sabato che la domenica. E’ richiesta la massima puntualità e di arrivare qualche minuto prima per poter iniziare tutti insieme. Dalle 13 alle 14 è prevista la pausa pranzo e ogni corista provvederà in modo autonomo al proprio pasto. Nei pressi della Casa c’è una pizzeria ed un bar.
Quale materiale è necessario per svolgere il corso?
I materiali sono compresi nel costo: 180€. Durante le lezioni nel caso fossero necessari oggetti o vestiario da portare da casa per il lavoro sul personaggio, sarà comunicato il weekend precedente o all’occorrenza.
Sezione “IL TIROCINIO”
Quali sono gli step per il tirocinio?
L’accesso alla fase del tirocinio non è automatico, ma ad insindacabile giudizio dei formatori del corso e del Direttivo dell’Associazione. Tutti i corsisti avranno la possibilità di fare un’osservazione al di là dell’esito. I corsisti saranno considerati idonei in base all’attitudine personale verso il clown, alle caratteristiche comportamentali e alla frequenza alle lezioni. I partecipanti che accederanno alla seconda fase faranno un minimo di 3/4 osservazioni da “civile” con una coppia di clown “anziani”, per poi passare, vestito da clown dottore, in tre. Lo step finale, il “lavoro in coppia”, sarà gestito dai formatori per un’eventuale inserimento del nuovo clown dottore in base dalla propria reazione al contesto ospedaliero e dalla propria attitudine allo svolgimento dell’attività del clown dottore. Il corso fornisce gli strumenti per “affrontare e gestire” il contesto in cui opera l’associazione, ma essendo un percorso molto personale, non possiamo prevedere la reazione emotiva di ogni persona
Quali sono gli orari del tirocinio?
Siamo presenti nei reparti il martedì, il mercoledì, il venerdì e il sabato con due turni settimanali. Nei giorni feriali l’orario dell’appuntamento è intorno alle 14/14:30 mentre il sabato la mattina verso le 10:30 o il primo pomeriggio, in base alla coppia clown che lavora. Di conseguenza gli orari dei turni per il tirocinio saranno gli stessi.
Quanti turni per il tirocinio sono previsti al mese?
Durante il corso saranno raccolte le disponibilità mensili di ogni corista in base ai giorni e agli orari. Il responsabile dei turni dell’associazione creerà un calendario che sarà comunicato ai corsisti tempo prima in cui saranno indicati il girono, il reparto e la coppia clown da seguire. Si cercherà di far ruotare i tirocinanti il più possibile. Un numero elevato di disponibilità facilita l’inserimento nei turni e la continuità della formazione.
La disponibilità per il tirocinio è in giorni fissi?
No, in base alle proprie disponibilità.
Se capita una crisi durante il tirocinio come viene gestita?
In ogni turno ci sarà un tutor (clown anziano) che vi seguirà prima/durante/dopo il turno per un momento di confronto e di condivisione. La crisi va esternata, non durante l’intervento in atto, ma prima o a chiusura (uscita dalla stanza). Il clown anziano suggerirà la modalità adatta per la gestione della crisi (interrompere momentaneamente il turno, un confronto verbale ecc…) e valutare insieme al tirocinante la condizione emotiva del momento. A volte le crisi o alcuni stati d’animo possono manifestarsi a distanza di giorni, perché l’euforia provata a fine turno potrebbe non farla emergere. Il tutor è a vostra disposizione per un confronto anche nella fase successiva.
Come reagiscono i bambini quando oltre alla coppia clown in turno entra un osservatore? E un terzo clown?
Quando entriamo giustifichiamo sempre la presenza dell’osservatore/terzo clown presentandolo in modo comico. L’osservatore viene notato dai bambini per un momento breve essendo preso poi dalla presenza dei clown. Il terzo clown sarà inserito nella dinamica di coppia e nel momento in cui si indossa il naso rosso, si è riconosciuti dai bambini come uno di noi.
Che tipo di comportamento deve avere il tirocinante nella fase dell’osservazione rispetto ai bambini?
L’osservatore non ha una parte attiva nella dinamica clown con i pazienti. E’ buona educazione salutare, ma non intervenire o attirare l’attenzione su di sé. Se funzionale all’intervento o se necessario, sarà la coppia clown ad offrivi delle occasioni per partecipare. L’osservazione è finalizzata alla raccolta visiva delle dinamiche clown “studiate” durante il corso, della relazione clown/coppia/bambino, del rapporto con l’ambiente/staff ospedaliero, come la coppia si prepara al turno ed entra/esce dal personaggio.
Se il tirocinio dovesse partire mesi dopo rispetto alla fine del corso per impegni personali, è possibile posticiparlo?
Il corso e il tirocinio vanno di pari passo. Crediamo che la formazione sia efficace e completa se la parte pratica segue quella teorica in modo progressivo. Mettere in stand-by il percorso crea un distacco emotivo e mentale poco produttivo sia a livello personale che con il gruppo con cui si è lavorato per mesi. Suggeriamo, vista la particolarità dei reparti in cui lavoriamo e il tipo di ruolo, di dedicare la giusta priorità e tempo alla formazione e al tirocinio.